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Viveva con un milione di euro nascosto tra i biscotti e sotto il materasso

Il sequestro è stato disposto dal gip di Nocera Inferiore, Gustavo Danise, che ha accolto l'istanza dell'ufficio inquirente coordinato dal procuratore di Nocera, Antonio Centore. L'ingente somma è stata rintracciata nell'ambito di un'indagine coordinata dalla Procura di Nocera Inferiore (in provincia di Salerno) riguardante una società di Castel San Giorgio (Salerno) ritenuta tra le più importanti a livello nazionale nella distribuzione dei carburanti. La misura cautelare è stata anche confermata dal tribunale del Riesame, al quale avevano presentato istanza i legali dell'indagato e oggi il ricorso in Cassazione è stato dichiarato inammissibile dai giudici della Suprema Corte.
All'imprenditore indagato i sostituti procuratori Davide Palmieri e Angelo Rubano contestano la ricettazione e l'evasione fiscale. Secondo gli inquirenti la società ricopriva un ruolo chiave nel meccanismo di evasione dell'Iva grazie al quale era riuscita a mettere in commercio benzina e gasolio a prezzi estremamente vantaggiosi. L'imprenditore, secondo la guardia di finanza, si avvaleva di una serie di società cosiddette "cartiere", su tutto il territorio nazionale, amministrate da "prestanomi", che secondo l'accusa riuscivano illecitamente a fruttare il particolare regime fiscale riservato agli "esportatori abituali" per comprare carburanti con l'esenzione dell'imposta.

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