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Traffico di rifiuti in Campania, Calabria e Veneto, 14 indagati

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I carabinieri del Noe di Salerno hanno dato esecuzione a una ordinanza di applicazione di misure cautelari personali emessa dal Gip del tribunale di Salerno nei confronti di 5 persone destinatarie di misura interdittiva e sequestrato un impianto di recupero rifiuti, cinque autocarri e e la somma di 430mila euro, provento di attività illecita.

L'attività investigativa, coordinata dalla procura distrettuale di Salerno, ha consentito di accertare mediante verifiche documentali incrociate, servizi di osservazione, perquisizioni ed intercettazioni telefoniche, un vasto traffico di rifiuti, organizzato dai responsabili di un noto impianto di recupero sedente nel Comune di Pagani che, grazie al supporto di indagati facenti capo a società di intermediazione e trasporto, ha inviato illecitamente in ulteriori siti ubicati nelle regioni Campania, Calabria e Veneto.

I rifiuti speciali, illecitamente gestiti per oltre 2.600 tonnellate, erano provenienti da 105 impianti industriali della Campania, e principalmente costituiti da imballaggi plastici di scarto delle industrie conciarie e da sacchi asettici in poliaccoppiato (argentato) provenienti da locali industrie conserviere. La misura cautelare è scaturita dalle indagini avviate a seguito di un'attività di sorvolo nel corso della quale i militari del Noe avevano documentato un flagrante abbandono di circa 30 tonnellate di rifiuti plastici in un terreno in località Spineta, a Battipaglia. Le indagini hanno inoltre consentito di individuare e sequestrare a Lamezia Terme un capannone di circa mille metri quadrati ricolmo di rifiuti.

Complessivamente sono 14 i soggetti indagati, tra responsabili e dipendenti di società di recupero, trasporto e intermediazione di rifiuti, accusati di attività organizzate per il traffico illecito di rifiuti, e sette società gerenti impianti di rifiuti ubicati nelle province di Salerno, Napoli, Caserta, Verona e Catanzaro che rispondono in qualità di persone giuridiche per responsabilità amministrativa. In esecuzione della misura cautelare personale i cinque destinatari non potranno esercitare l'attività di impresa, sia in forma individuale che associata, nel settore dei rifiuti per 1 anno.



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