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Maxi frode nel settore dei carburanti: tre arresti e sequestri per 20 milioni di euro

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Operazione della guardia di finanza di Salerno, eseguite sette misure cautelari

I finanzieri del Comando provinciale di Salerno hanno eseguito un'ordinanza applicativa di misure cautelari, emessa dal gip del Tribunale di Salerno su richiesta della Dda, nei confronti di 7 persone indagate a vario titolo di evasione dell'Iva, emissione di fatture per operazioni inesistenti e autoriciclaggio. Due persone sono finite in carcere e una domiciliari, per gli altri quattro è stato disposto il divieto temporaneo di ricoprire uffici direttivi di persone giuridiche e imprese. Contestualmente è stato disposto il sequestro di beni e denaro per un totale di circa 20 milioni di euro, somma ritenuta frutto delle frodi fiscali.

Secondo l'accusa, il sistema di frode messo in piede dagli indagati era finalizzato a evadere l'Iva sfruttando società "cartiere" di cui beneficiavano anche organizzazioni criminali di stampo camorristico. Con la complicità di consulenti fiscali compiacenti, venivano utilizzate delle "lettere di intento" per permettere alle società cartiere di acquisire la qualifica di esportatore abituale, condizione fondamentale per acquistare carburante esentato. Coinvolti nelle frodi diversi professionisti salernitani e dell'agro nocerino-sarnese che si sarebbero occupati degli adempimenti fiscali e societari strumentali alla realizzazione degli illeciti.

Il "sistema" era stato già portato allo scoperto nell'aprile 2021, quando un'indagine fece emergere l'esistenza di un'associazione a delinquere che aveva il proprio fulcro in un'attività romana esercente commercio all'ingrosso di prodotti petroliferi, facente capo alla famiglia Di Cesare.








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