False fatture per intascare l'Ecobonus: 22 indagati, sequestrati 5 milioni di euro

1' di lettura 14/10/2022 - La guardia di finanza ha sequestrato crediti d'imposta per un importo di oltre 5,6 milioni di euro

I finanzieri del comando provinciale di Salerno hanno eseguito un decreto di sequestro preventivo di crediti d'imposta, per un importo di oltre 5,6 milioni di euro, nei confronti di 22 persone, residenti nelle province di Salerno, Napoli, Roma e Grosseto, indagate per indebita percezione di erogazioni pubbliche ed emissione di fatture per operazioni inesistenti.

Secondo l'accusa gli indagati avrebbero percepito indebitamente le agevolazioni fiscali relative ai bonus facciate, ristrutturazione e recupero del patrimonio edilizio ed Ecobonus. Dagli accertamenti è emerso che oltre mezzo milione di euro è stato monetizzato dagli indagati che non sono risultati proprietari e neppure affittuari degli immobili per i quali sono state chiesti i bonus. Secondo la Procura di Salerno gli indagati, attraverso l'utilizzo di fatture per operazioni inesistenti emesse da società "cartiere" e attestanti lavori di ristrutturazione ed efficientamento energetico mai realizzati, avrebbero richiesto ed ottenuto, dall'Agenzia delle Entrate, il riconoscimento di crediti d'imposta per oltre 5 milioni di euro.

Gli indagati non avrebbero avuto alcun titolo giuridico per ottenere il contributo, in quanto non erano né proprietari né affittuari degli immobili potenzialmente oggetto di lavori. Quanto alle società coinvolte nella esecuzione dei lavori e nella fornitura dei materiali, invece, sarebbe emersa l'assenza di strutture e personale idonei per eseguire i lavori fatturati, oltre all'omessa presentazione delle dichiarazioni dei redditi.






Questo è un articolo pubblicato il 14-10-2022 alle 12:51 sul giornale del 15 ottobre 2022 - 48 letture

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